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ABIDOL*12CPR RIV200MG

ABIDOL*12CPR RIV200MG
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AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la piu' bassa dose efficace per il tempo minimo necessario ad ottenere il controllo dei sintomi (vedere paragrafo 4.2 i capitoli sottostanti dedicati ai rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Sicurezza gastrointestinale: esiste un forte legame tra la dose e il sanguinamento gastrointestinale grave. L'uso concomitante di ibuprofene e altri FANS, inclusigli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 deve essere evitato. Anziani: i pazienti anziani sono soggetti a un aumento della frequenzadi reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragia e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento durante la terapia, con osenza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Nei pazienti con anamnesi di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), e negli anziani il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' maggiore con l'aumento delledosi di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. E' opportuno considerare l'uso concomitante di agenti protettivi (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) sia per questi pazienti che per i pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sottoe paragrafo 4.5). I pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo di natura gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. E' necessaria cautela nel trattamento di pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con anamnesi di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn), poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: si richiede particolare cautela (discutere con il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, perche' in associazione alla terapia con FANS sono state segnalate ritenzione idrica, ipertensione e edema. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene,specie ad alte dosi (2400 mg/die) puo' essere associato ad un modestoaumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (per esempio <= 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.I pazienti che soffrono di ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopo un'attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione e' necessaria anche prima di avviare al trattamento a lungo terminei pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate di ibuprofene (2400mg/die). Sono stati segnalati casi di sindrome di Kounis in pazienti trattati con Abidol 200 mg . La sindrome di Kounis e' stata definita come sintomi cardiovascolari secondari a una reazione allergica o di ipersensibilita' associata alla costrizione delle arterie coronarie e chepuo' indurre l'infarto miocardico. Effetti renali: deve essere prestata cautela nei confronti dei pazienti disidratati. Esiste il rischio di insufficienza renale soprattutto nei bambini disidratati, negli adolescenti e negli anziani. Come con altri FANS, la somministrazione a lungo termine di ibuprofene ha provocato necrosi papillare e altri cambiamenti patologici nel rene. Tossicita' renale e' stata osservata anchein pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della normale perfusione renale. In questi pazienti la somministrazione di un FANS puo' determinare una riduzione dose-dipendente della formazione di prostaglandine e, in secondo luogo,del flusso sanguigno renale che puo' causare insufficienza renale. I soggetti maggiormente a rischio sono i pazienti con insufficienza renale, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, gli anziani e i pazienti che assumono diuretici o ACEinibitori. I sintomi sono normalmente reversibili dopo la sospensione del FANS. Per i pazienti con insufficienza renale, epatica o cardiaca, utilizzare la dose efficace piu' bassaper il minor tempo possibile e monitorare la funzionalita' renale, specialmente nei pazienti trattati a lungo termine (vedere anche paragrafo 4.3). Reazioni avverse cutanee severe (SCAR): reazioni avverse cutanee severe (SCAR), inclusi dermatite esfoliativa, eritema multiforme,sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN),reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), e casi di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), chepossono essere pericolosi per la vita o fatali, sono stati segnalati in associazione con l'uso di ibuprofene (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di queste reazioni si e' verificata entro il primo mese. Secompaiono segni e sintomi suggestivi di queste reazioni, ibuprofene deve essere interrotto immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (a seconda dei casi). Eccezionalmente,la varicella puo' essere all'origine di gravi complicazioni infettivecutanee e dei tessuti molli. Finora, non e' stato possibile escludereche i FANS contribuiscano al peggioramento di queste infezioni. Si raccomanda pertanto di non utilizzare Abidol 200 mg compresse rivestite con film in caso di varicella.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede condizioni particolari per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Abidol 200 mg compresse rivestite con film e' controindicato nei seguenti casi: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; reazioni note di broncospasmo,asma, rinite, angioedema od orticaria a seguito di precedente assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antiinfiammatori nonsteroidei (FANS); disturbi non precisati della formazione del sangue;ulcera peptica/emorragia attiva o anamnesi di ulcera peptica/emorragiaricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); anamnesi di emorragia gastrointestinale o perforazionerelativa a precedenti trattamenti con FANS; emorragia cerebrovascolareo altri tipi di emorragia attiva; funzione epatica o renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min); insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA; vedere anche paragrafo 4.4); grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di liquidi); durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Abidol 200 mg compresse rivestite con film: il farmaco e' controindicato nei bambini al di sotto di 12 anni di eta', poiche' questo dosaggio non e' adatto a causa dell'elevata quantita' di principio attivo.
DENOMINAZIONE
ABIDOL 200 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: amido di mais modificato, croscarmellosa sodica, ipromellosa, acido stearico, silice colloidale anidra. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 8000, titanio diossido.
EFFETTI INDESIDERATI
Il modello di eventi avversi riportati per l'ibuprofene e' simile a quello per altri FANS. Disturbi gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Dopo somministrazione di ibuprofene sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea,flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente e' stata osservata gastrite, ulcera duodenale, ulcera gastrica e perforazione gastrointestinale.Le ulcere gastrointestinali, la perforazione o il sanguinamento possono talvolta essere fatali, specialmente nelle persone anziane (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eccezionalmente possono insorgere gravi complicanze infettive cutanee e deitessuti molli durante l'infezione da varicella. E' stata descritta l'esacerbazione di infiammazioni correlate a infezioni (ad es. sviluppo di fascite necrotizzante) in coincidenza con l'uso di FANS. Patologie cardiache e vascolari: studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specie ad alte dosi (2400 mg/die) puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Edema, ipertensione einsufficienza cardiaca sono stati riportati in relazione al trattamento con FANS. Patologie del sangue e del sistema emolinfopoietico: l'ibuprofene puo' causare un prolungamento del tempo di sanguinamento attraverso l'inibizione reversibile dell'aggregazione piastrinica. Infezioni e infestazioni: nella maggior parte dei casi in cui e' stata segnalata meningite asettica, vi e' stata una qualche forma di malattia autoimmune sottostante (in particolare, lupus eritematoso sistemico e malattie del tessuto connettivo correlate). Gli eventi avversi almeno possibilmente correlati all'ibuprofene sono visualizzati dalla convenzionesulla frequenza MedDRA e dal database di classificazione per sistemie organi. Sono utilizzate le seguenti classi di frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/100), 1/1000), molto raro (<1/10.000) e Non nota (non puo' essere stimata sulla base dei datidisponibili). Infezioni e infestazioni. Non comune: rinite; raro: meningite asettica (vedere sezione 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemiaaplastica e anemia emolitica. Patologie del sistema immunitario. Noncomune: ipersensibilita'; raro: reazione anafilattica. Patologie psichiatriche. Non comune: insonnia, ansia; raro: depressione, stato confusionale. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, vertigini; non comune: parestesia, sonnolenza; raro: neurite ottica; non comune: deficit visivo. Patologie dell'occhio. Raro: neuropatia ottica tossica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: compromissione dell'udito; raro: acufeni, vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: asma, broncospasmo, dispnea. Disordini gastrointestinali. Comune: dispepsia, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza, costipazione, melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale; non comune: gastrite, ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcerazione della bocca, perforazione gastrointestinale; molto raro: pancreatite; non conosciuto: esacerbazione della colite e del morbo di crohn. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, ittero, funzione epatica anormale; raro: danno al fegato; molto raro: insufficienzaepatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: orticaria, prurito, porpora, angioedema, reazione di fotosensibilita'; molto raro: reazioni avverse cutanee severe (scar) (inclusi eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindromedi stevens-johnson e necrolisi epidermica tossica); non conosciuto: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress)pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep). Patologie renali eurinarie. Non conosciuto: nefrotossicita' in varie forme, per esempio. Nefrite tubulointerstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: fatica; raro: edema. Patologie cardiache. Non conosciuto: insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, sindrome di kounis (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non conosciuto: ipertensione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione delmedicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuodel rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https:// Errore.Riferimento a collegamento ipertestuale non valido . www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influirenegativamente sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. I datiprovenienti da studi epidemiologici evidenziano un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare e' aumentato da meno dell'1% fino a circa 1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha indotto un aumento della perdita pre e post-impianto e mortalita' embrio-fetale. Inoltre, negli animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine durante il periodo dell'organogenesi, e' statoriportato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, compresaquella cardiovascolare. Dalla ventesima settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di ibuprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, ci sono state segnalazionidi costrizione del dotto arterioso dopo il trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte delle quali si e' risolta dopo l'interruzionedel trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre digravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato, se non in casi strettamente necessari. Qualora l'ibuprofene venga utilizzato da unadonna in attesa di concepimento o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono esseremantenute le piu' basse possibili. In seguito all'esposizione a ibuprofene per diversi giorni dalla ventesima settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerato un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios ocostrizione del dotto arterioso, il trattamento con ibuprofene deve essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (costrizione prematura/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale (vedere sopra), che puo' progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamentodel tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente,l'uso di ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: solo piccole quantita' di ibuprofene e dei prodotti del suo metabolismo vengono escrete nel latte materno. Poiche' non sono noti effetti indesiderati nel lattante, non e' generalmente necessario interrompere l'allattamento durante l'uso a breve termine e alle dosi raccomandate per il trattamentodel dolore da lieve a moderato. Tuttavia, in caso di prescrizione delfarmaco per trattamento prolungato o ad alte dosi, si deve prendere in considerazione uno svezzamento precoce. Fertilita': vi sono evidenzeche mostrano che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi/sintesidelle prostaglandine possono causare compromissione della fertilita' femminile a seguito di un effetto sull'ovulazione. Questo evento e' pero' reversibile con la sospensione del trattamento.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico a breve termine di: dolore da lieve a moderato.
INTERAZIONI
E' necessaria cautela se l'ibuprofene viene assunto contemporaneamenteai seguenti medicinali. Acido acetilsalicilico o altri farmaci/analgesici antiinfiammatori non steroidei: aumentato rischio di ulcera ed emorragia gastrointestinale. Acido acetilsalicilico: la somministrazioneconcomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazionedi questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguitoa un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Glicosidicardiaci: i FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurrela filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi cardiaci (ad esempio digossina). Un controllo dei livelli sierici di digossina non e' di norma richiesto per un uso corretto (massimo oltre 3 giorni negli adolescenti e 4 giorni negli adulti). Litio: l'ibuprofene riduce la clearance renale del litio, di conseguenza i livelli sierici di litio possono aumentare. La combinazione deve essere evitata, a meno che non sia possibile effettuare controlli frequenti del litio sierico e realizzare una possibile riduzione della dose di litio. Fenitoina: l'uso concomitante di compresse rivestite con film di ibuprofene con preparazioni a base di fenitoina, puo' aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Un controllo dei livelli sierici di fenitoina non e' di norma richiesto per un uso corretto (massimo oltre 3 giorni negli adolescenti e 4 giorni negli adulti). Diuretici, ACE inibitori, beta-bloccanti ed antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possonoridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. Idiuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) laco-somministrazione di un ACE inibitore, di un beta-bloccante o di unantagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistemadella cicloossigenasi, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, puo' avere come conseguenza un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa insufficienza renale acuta, che e' generalmente reversibile. Pertanto, l'associazione deve essere somministratacon cautela ai pazienti con insufficienza renale, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deveessere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente con cadenzaregolare. La somministrazione concomitante di Abidol 200 mg compresserivestite con film e diuretici risparmiatori di potassio puo' portaread iperpotassiemia. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischiodi emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). I FANS non devono essere combinati con agenti antipiastrinici come la ticlopidina acausa dell'inibizione additiva della funzione piastrinica. Metotrexato: i FANS inibiscono la secrezione tubulare di metotrexato e di conseguenza possono verificarsi anche alcune interazioni metaboliche con unaridotta clearance del metotrexato. Di conseguenza, nel trattamento adalte dosi di metotrexato, si dovrebbe sempre evitare di prescrivere iFANS. Il rischio di una potenziale interazione tra un FANS e il metotrexato deve essere preso in considerazione anche in relazione al trattamento a basso dosaggio con metotrexato, specialmente nei pazienti coninsufficienza renale. Ogni volta che viene somministrato un trattamento di associazione, la funzionalita' renale deve essere monitorata. Sideve usare cautela se un FANS viene somministrato entro 24 ore prima odopo la somministrazione di metotrexato poiche' puo' portare a concentrazioni elevate di metotrexato e ad aumento della tossicita'. Zidovudina: ci sono indicazioni di un aumento del rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti HIV positivi con emofilia in trattamento concomitantecon zidovudina e ibuprofene. Ciclosporina: si ritiene che la somministrazione concomitante di FANS e ciclosporina sia in grado di aumentareil rischio di nefrotossicita' a causa della ridotta sintesi di prostaciclina nel rene. Di conseguenza, in caso di trattamento combinato, lafunzionalita' renale deve essere attentamente monitorata. Sulfaniluree: studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antiinfiammatori non steroidei e antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra ibuprofene e sulfanilurea, si raccomanda un controllo dei valori ematici di glucosio, come misura precauzionale durante l'assunzione concomitante. Ci sono rare segnalazioni di ipoglicemia in pazienti che assumono sulfaniluree e ibuprofene. Tacrolimus: si ritiene che la somministrazione concomitante di FANS e tacrolimus sia in grado di di aumentare il rischio di nefrotossicita' a causa della ridotta sintesi di prostaciclina nel rene. Di conseguenza, in caso di trattamento combinato, la funzionalita' renale deve essere attentamente monitorata. Probenecid e sulfinpirazone: i medicinali checontengono probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezionedi ibuprofene. Antibiotici chinolonici: dati provenienti dagli studi sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumonoFANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni. Aminoglicosidi: i FANS possono ridurre l'escrezione di aminoglicosidi. Bambini: occorre prestare attenzione durante il trattamentoconcomitante con ibuprofene e aminoglicosidi. Mifepristone: puo' teoricamente verificarsi una diminuzione dell'efficacia del medicinale a causa delle proprieta' antiprostaglandine dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) incluso l'acido acetilsalicilico.
POSOLOGIA
Posologia: deve essere impiegata la dose minima efficace per il tempominimo necessario per alleviare i sintomi. La dose dell'ibuprofene e'basata sul peso corporeo e sull'eta' del paziente. Gli intervalli frale somministrazioni dipendono dai sintomi e dalla dose massima giornaliera totale. Deve essere applicato un intervallo minimo di almeno 6 ore. La dose raccomandata non deve essere superata. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per il periodo piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Abidol 200 mg compresse rivestite con film. Eta': 12-15 anni; dose singola: 1 compressa (equivalentea 200 mg di ibuprofene); dose massima giornaliera: 3 compresse (equivalenti a 600 mg di ibuprofene). Eta': oltre 15 anni; dose singola: 1-2 compresse (equivalenti a 200-400 mg di ibuprofene); dose massima giornaliera: 6 compresse (equivalenti a 1200 mg di ibuprofene). Per uso abreve termine. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu'di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia, deve essere consultato il medico. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 4 giorni negli adulti, o se i sintomidovessero peggiorare deve essere consultato il medico. Gruppi particolari di pazienti. Anziani: non e' richiesto un aggiustamento specificodella dose. A causa del possibile profilo di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4), i pazienti anziani devono essere monitorati con particolare attenzione. Insufficienza renale: nei pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a moderata non e' prevista una riduzione della dose (per i pazienti con grave insufficienza renale, vedere paragrafo 4.3). Insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2): neipazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a moderatanon e' prevista una riduzione della dose (per i pazienti con grave disfunzione epatica, vedere paragrafo 4.3). Bambini e adolescenti: per l'uso nei bambini e negli adolescenti, vedere anche paragrafo 4.3. Mododi somministrazione: per uso orale. Le compresse rivestite con film devono essere deglutite intere con acqua. Nei pazienti con sensibilita'gastrica si raccomanda l'assunzione di ibuprofene durante i pasti.
PRINCIPI ATTIVI
Abidol 200 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di ibuprofene. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro presso Farmacia Imperia Spedizione Gratuita
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